Sogni illustrati

Un’amaca stesa tra due alberi, una sconfinata voglia di libertà e un goccio di sana e pura fantasia. A tutti questi elementi – e chi ne possiede almeno uno di questi può forse dirsi piuttosto fortunato visti i tempi che viviamo e che non agevolano proprio questo genere di cose – basterebbe aggiungerne un altro, uno probabilmente tra i più importanti della cinquina in questione, ovvero un buono libro, per raggiungere quella perfezione nel vivere, quell’equilibrio tra gli assillanti doveri e i piaceri più semplici e puri a cui un’esistenza degna di questo termine dovrebbe aspirare, che in realtà è sempre più difficile possedere. La letteratura come mezzo di progresso e sostentamento spirituale dell’essere umano, oltre che come strumento di fuga dall’opprimente realtà odierna, pur non nascondendola né ignorandola, ma anzi proponendone alternative, è sempre stata, fin dagli albori della sua nascita tra gli uomini, vero e proprio cibo per l’anima. Oggi, nell’epoca dei microchip e di internet, della comunicazione iper-veloce, e spesso frammentaria, i libri e la letteratura in generale stanno vivendo oramai da più di un decennio un calo di vendite e di aficionados talmente costante da far supporre che tra forse neanche una decina di anni non esisteranno più, nel tragico avverarsi della “profezia” che Ray Branbury presentava al lettore degli anni ’50, nel suo celebre romanzo futuristico “Fahrenheit 451“. Così, anche per cercare di ritardare in qualche maniera il triste epilogo da cui nasce quel romanzo, tutt’altro che eccessivamente fantasioso direi, molti scrittori, narratori di storie e sceneggiatori vari, affidandosi all’aiuto di altrettanti vignettisti, fumettisti e illustratori tra i più disparati, hanno dato vita al fenomeno dei libri illustrati, ovvero la fumettistica, un modo in verità piuttosto efficace di trasmettere al grande pubblico la letteratura in maniera più diretta e a volte meno noiosa, e forse solo apparentemente meno complicata. Da questo fenomeno sono nate varie correnti, di cui, quella che interessa il sottoscritto e quest’articolo si chiama letteratura disegnata https://unmonitoraccartocciato.altervista.org/pirati-comix-la-letteratura-disegnata-tra-le-graphic-novel-e-i-semplici-fumetti/. Voglio qui, in questo breve articolo, commentare tre opere di questo filone (anche se in realtà quelle di “letteratura disegnata” vera e propria sono solo due, l’ultima è indubbiamente una graphic novel), e proporre una quarta che lungi da avvicinarsi in qualche maniera all’alto livello dei primi tre libri, sarà quando uscirà, si spera, un’alternativa, ci si augura valida.

La prima, forse la più famosa delle tre, è “Il mare d’oro” che raccoglie tre racconti disegnati di Hugo Pratt, celebre illustratore dell’altrettanto celebre Corto Maltese, che difatti è il protagonista dei tre racconti in questione. Nei disegni e nei racconti di Pratt è evidente il tratto semplice, eppure profondamente evocativo, che è proprio della letteratura disegnata, tanto da far pensare che il famoso fumettista lidense d’adozione abbia dapprima realizzato il suo Corto con tutti i particolari e i dettagli del caso, e successivamente abbia scremato il, per così dire, superfluo, per ottenere quel capolavoro che ancor oggi, per migliaia e migliaia di lettori, se non milioni, è riconosciuto come una delle opere di questo genere, più importanti e celebri. Naturalmente questo dello scremare è poi solo l’impressione che si ha leggendo Corto Maltese, ma qualcosa di vero deve pur esserci a giudicare dalla qualità e dalla “profondità” dell’effettivamente “semplice” tratto di Pratt.

La seconda opera è invece “Viaggio a Tulum” di Milo Manara, “fumetto” del ’90 su sceneggiatura di, nientepopodimeno che Federico Fellini. Il termine fumetto in questo caso sta davvero stretto all’opera, ma in un’epoca, i primi anni ’90, in cui al largo pubblico italiano non erano ancora giunte le suddivisioni che spesso arbitrariamente, critici un po’ snob attribuivano a questo o a quel libro, è forse questo il termine che giunse al pubblico. L’opera però, pur non raggiungendo, probabilmente per volere proprio del disegno a cui ci ha abituato Manara, le “cime” della graphic novel, presenta una certa complessità, ricercatezza e ricchezza nei particolari, pur se poi mantenendo una “semplicità” di base, e una veste da fumetto appunto, tipica forse più degli anni ’80 che del decennio in questione. La sceneggiatura poi di Fellini, surreale e a tratti onirica, si fonde alla perfezione con la matita di Manara, dando vita a un’opera che neanche il grande regista riminese seppe tradurre in immagini cinematografiche, ma che Manara riuscì invece trasformare in un “semplice” fumetto, per così dire, di letteratura disegnata…

La terza opera, più recente e appena meno famosa, ma ugualmente importante sotto molti aspetti, è “Mujeres” del compianto Stefano Delli Veneri, su sceneggiatura del grande Pino Cacucci, regalatosi in questo caso – non è la prima volta poi, a guardare bene – ai fumetti, in questo caso alla graphic novel. Sì perché in questo caso, come in tutte le opere che Delli Veneri seppe partorire nella sua purtroppo breve vita, sono veri e propri quadri i “fumetti” che a pennellate forti in taluni casi, o sfumate al seppia che sottolinea lo scorrere del tempo e le immagini di un passato lontano in altri, lo sfortunato illustratore italiano propone al pubblico, mentre la sapiente sceneggiatura di Cacucci plasma sapientemente la narrazione.

Giunti all’extra bonus. per così dire, di questo articolo, non resta che svelarne titolo e autori che sono poi, rispettivamente, “Xilitla. Il folle sogno infinito di un anarchico inglese fedele alla corona.” https://unmonitoraccartocciato.altervista.org/che-cose-xilitla/ e GasMax67 ai disegni e il modesto scribacchino autore di questo blog per quanto riguarda la sceneggiatura. La storia di questo libro di letteratura disegnata, nasce da quando GasMax67, alias Maurizio Gasparoni, formidabile quanto “anarchico” disegnatore, acquista alcuni miei libri e, quasi casualmente, legge un racconto che compone “México Sur Real” il mio secondo libro autoprodotto e pubblicato per la Pirati Edizioni. Questo racconto narra la storia della surreale esistenza di Edward James, poeta, mecenate, miliardario e anarchico, almeno d’animo, che spese gran parte della propria vita, e una considevorelissima parte dei propri ricchi averi, nell’edificazione di quella che altri chiameranno “la casa infinita”, compresa di uno stupefacente giardino surrealista a Xilitla, Messico centro-settentrionale. Tale racconto sembra abbia colpito così profondamente il buon Maurizio che, prima buttandola lì, poi pianificando con sempre maggior impegno la cosa, ci siamo ritrovati ad oggi con una buona decina di pagine già abbozzate, e il progetto buttato giù nero su bianco. Alle nostre spalle, la cosiddetta sezione fumetti della Pirati Edizioni, ovvero la Pirati Comix, che significa autoproduzione dalla a alla zeta, ma anche grande impegno e passione. Certo non ci si illude di fare chissà cosa, ma di far conoscere questa “surreale” storia a qualche persona in più, questo sì. E pure, magari, nel nostro piccolo, ritardare di qualche ora, o minuto, l’ipotetica fine dell’esistenza dei libri teorizzato in quel romanzo di Ray Branbury, attraverso uno strumento, il nostro libro, agile, smart, come si usa dire oggi, e diretto di conoscenza e divulgazione, e così grazie proprio alla matita di GasMax67 e alla fantasia del sottoscritto. 

Essendomi accorto, ormai da diverso tempo che, per motivi legati a un qualche problema al mio account GoogleAdSense, nel mio blog non compare più alcuna pubblicità, e quindi monetariamente non ricavo più nulla dalla pubblicazione di questo e dei precedenti e futuri articoli che mi ostino a scrivere su queste pagine, chiedo ai miei affezionati lettori di contribuire a sostenere questo progetto, nella misura che ognuno riterrà adeguata, attraverso qualche “donazione” una tantum al conto PayPal https://www.paypal.me/piratiedizioni.

Ricordo agli attenti lettori inoltre che i libri precedenti pubblicati in cartaceo sono richiedibili  – “México Sur Real” al costo di 14 euro + 1.28 euro (spedizione ordinaria) o 3.63 euro (spedizione raccomandata), “Venti pirati. Storie di venti pirati e di venti di libertà” (15 euro + 1.28 euro in spedizione ordinaria o 3.63 euro spedizione raccomandata), “Ciu-than, Noi non vi capiamo. Dal Mayab alla penisola yucateca odierna, vagabondaggi tra Storia e storie.” ((12 euro + 1.28 euro in spedizione ordinaria o 3.63 euro spedizione raccomandata) – all’indirizzo: [email protected]. Grazie

  

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