Sogni illustrati 2

Secondo capitolo, per questo blog, alla scoperta della fumettistica, seppur tenendo in considerazione solo una ristretta fetta di opere inerenti questo mondo, ma che spero siano ben esplicative per il lettore delle varie sotto-categorie. Qui si parlerà di graphic novel, di giornalismo “illustrato” e di riflesso, pure di letteratura disegnata, che è poi il mondo che riguarda più da vicino quello che sarà “Xilitla. Il folle sogno infinito di un anarchico fedele alla corona.” https://unmonitoraccartocciato.altervista.org/che-cose-xilitla/ , l’opera che GasMax67 ed io, stiamo, a tratti faticosamente, disegnando e scrivendo…

La prima delle tre opere che vi propongo fa parte di quella branchia della fumettistica che si chiama, nell’inglesismo che anche in questo mondo spesso viene usato a sproposito, graphic journalism, un modo per far capire a chi parla l’inglese (ma solo a loro), che il fumetto in questo caso, svolge la funzione di raccontare storie e concetti in chiave giornalistica, e quindi d’informazione diretta e spesso concentrata, anche se quest’ultima considerazione non significa di minor qualità. Tutt’altro spesso… L’opera dunque si intitola “Unidos venceremos” di Giacomo Taddeo Traini che si avvale, in ambito di diritti d’autore, di un’interessante licenza, che si avvicina in qualche maniera al copyleft di cui ci avvaliamo noi e la Pirati Comix https://unmonitoraccartocciato.altervista.org/pirati-comix-la-letteratura-disegnata-tra-le-graphic-novel-e-i-semplici-fumetti/ per pubblicare e diffondere quelle che saranno, si spera, le nostre numerose opere. Detta licenza si chiama Creative Commons https://creativecommons.it/chapterIT/  e invitando il gentile lettore ad andare a visitare il sito in questione per farsi un’idea del tutto, passo a parlare nello specifico del libro. L’opera disegnata e sceneggiata dallo stessi Traini, racconta attraverso sette brevi narrazioni grafiche sviluppate in chiave giornalistica, altrettante storie dal commercio equo e solidale. In ogni storia si approfondisce, pur in poche pagine, le vicende di altrettanti soggetti, individuali o collettivi operanti, o che operavano, in svariate regioni del mondo, capaci in qualche modo di apportare un contributo ad accrescere e far conoscere questo mondo. Il disegno di Traini, diretto, “semplice” ed efficace nella capacità di raccontare in poche vignette, storie anche con un minimo di complessità narrativa, è, al di là della categoria giornalistica a cui appartiene nel mondo dei comics, anche un ottimo esempio di letteratura disegnata, se non altro per le storie raccontate e per il tratto “semplice” appunto…

La seconda opera che prederò qui in considerazione invece, si intitola “Campo 97. Anarchici e slavi internati a Renicci nel 1943.” e si avvale dei disegni di Fabio Santin, direttore di riviste libertarie e grafico affermato, e della sceneggiatura di Paola Brolati, da trent’anni ormai impegnata nella conduzione di laboratori teatrali. Questa graphic novel, per certi versi particolare, narra una parentesi piuttosto dolorosa della vita di un personaggio misconosciuto ai più, quel Corrado Perissino, anarchico veneziano, combattente antifascista in Spagna, e pure commissario politico durante la Resistenza proprio nel brigata partigiana di cui faceva parte pure mio nonno, Angelo Sbroggiò, la Negrin https://unmonitoraccartocciato.altervista.org/schegge-di-resistenza/?doing_wp_cron=1593685904.8308260440826416015625.  Questa “parentesi” si riferisce alla detenzione del Perissino a Ventotene prima e dalle parti di Arezzo poi, in altrettanti campi di concentramento destinati a prigionieri politici antifascisti, assieme tra gli altri pure a quello che divenne qualche decennio dopo uno dei pochi illuminati e più diffusamente amati dal popolo, presidenti della Repubblica, Sandro Pertini. Il disegno qui, meticoloso e a tratti “pesante”, capace in questo modo di trasportare il lettore nell’atmosfera di restrizioni e privazioni quotidiane in nome di un ideale che questa nazione ha poi miseramente tradito, si sposa alla perfezione con la narrazione della Brolati. Il tratto di Santin è assimilabile alla graphic novel, di cui però manca il colore che sembra essere al contrario predominante in questo sottogenere, e aiuta il lettore nella scoperta del personaggio Perissino, un combattente spentosi a Bruxelles nei primi anni ’80 dello scorso secolo, che andrebbe riscoperto e valorizzato, insieme alle azioni dei più sinceri partigiani italiani e stranieri, che combatterono quella cricca che ancor oggi, disgraziatamente, governa il mondo intero. E questo “fumetto” è una valida operazione anche per questa riscoperta appunto… 

Terzo e ultimo lavoro che voglio qui commentare, è il romanzo d’avventura che Marco Steiner, autore del libro in questione, ha intitolato “Oltremare.“. Trattasi in questo caso, non proprio di una graphic novel, né tanto meno di un generico fumetto, ma forse, con uno sforzo di fantasia, appena a qualcosa di riconducibile alla letteratura disegnata. Diciamo che di sicuro ci troviamo di fronte ad un’opera di letteratura d’avventura vera e propria, orfana dei disegni dell’ideatore di uno dei personaggi protagonisti della storia che Steiner così magistralmente racconta, rispettivamente Hugo Pratt e un giovanissimo Corto Maltese, ma con la narrazione che il più stretto collaboratore del maestro lidense riesce ad intessere in un’alchimia talmente riuscita da evocare concretamente quelle tavole che Pratt non ha mai disegnato, ma che c’è da giurarlo, avrebbe volentieri trasformato in “sogni illustrati”. Resta  un po’ l’amaro in bocca per l’ineluttabile certezza che questa e altre storie che Steiner ha scritto, non diventeranno mai i disegni con cui Hugo Pratt ha fatto conoscere al mondo Corto Maltese, ma è altresì rincuorante che ci sia qualcuno come lo scrittore romano che da Pratt ha imparato a narrare storie senza tempo come questa.    

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