Presento, a tutti gli affezionati lettori del blog, il catalogo della Pirati Edizioni per il 2017. Ricordo che ogni libro, salvo dove indicato, è richiedibile alla mail: [email protected]
Ricordo inoltre che al prezzo di copertina vanno aggiunti le spese di spedizione di 1.28 euro per spedizione ordinaria o 3.63 euro per spedizione raccomandata. In alternativa, per chi vive in provincia di Venezia o vicinanze, posso consegnare personalmente i libri, magari suggellando la vendita in qualche caffetteria o bar a bere un caffè o a sorseggiare un paio di prosecchi…
“Un foglio accartocciato – Vagabondaggi in terra messicana -“
Pubblicato nel 2009, ma concepito appena dopo il mio primo viaggio in Messico (1999), è stato dapprima scritto come una sorta di diario, ma poi, nel corso della lunga gestazione, ha preso varie forme, fino all’attuale che ricorda *La polvere del Messico” di Pino Cacucci, anche se naturalmente, questo che definisco nel libro stesso “un resoconto di una serie di viaggi alla scoperta del Messico più profondo e autentico”, differisce da quello del maestro Cacucci perché racconta, appunto, una serie di viaggi, e relative esperienze, compiuti personalmente in questa terra, una terra che ho avuto la fortuna di conoscere quasi per completo, da nord a sud. Il titolo, che ha ispirato anche il nome di questo blog, si rifà a un episodio, quasi una leggenda probabilmente, che riguarda Hernán Cortés el conquistador de México. Sembrerebbe dunque che Cortés, di ritorno in Spagna da uno dei suoi soggiorni in Messico, sia stato invitato a una festa da dei nobili locali e che naturalmente questi nobili gli abbiano chiesto come fosse il Messico. Cortés prese semplicemente un foglio, e lo accartocciò. Era quello, in fondo, l’unica maniera di descrivere una terra indescrivibile, ricca di contraddizioni e contrasti, ed era anche la sola maniera per spiegare il carattere caotico e sanguineo del Messico, ma in fondo anche la fisicità astrusa di quella terra. E nei diciassette capitoli che compongono il libro, ho tentato, alla mia maniera, di trasformare in parole scritte quel gesto di Cortés…
Attualmente fuori Catalogo
(potrebbe ritornarvi a seconda delle richieste. Scrivendo all’indirizzo mail pubblicato sopra è possibile ricevere delle anteprime)
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“México Sur Real – Racconti di paradossale realtà e ordinario “surrealismo” alla messicana -“
Questa serie di racconti pubblicati per la prima volta nel 2011 (undici racconti nella prima e seconda ristampa, tredici nella versione ampliata e rivista, non ancora pubblicata in cartaceo, ma pubblicata per intero, a puntate, su questo blog) vogliono raccontare il naturale “surrealismo” che ogni messicano vive nella sua terra, quotidianamente. Il controverso e a tratti ironico rapporto con la morte, l’appoggio incondizionato a tutto ciò che sembra folle, il rapporto, anche attraverso la musica, con le dimensioni altre, lo strano sincretismo tra cattolicesimo, criminalità organizzata e “difesa dell’ordine”, i sorprendenti fenomeni fisici di questa terra e la granitica logica dei suoi abitanti più umili, la magia della sua natura, le misteriose e un po’ inquietanti forze che allontanano, senza appello, chi non entrerà mai in sintonia con questo Paese, l’arte in ogni aspetto dell’esistenza, capace di trasformare un obbrobrio in un’intuizione geniale, le dimensioni altre a portata di vista, il rispetto e l’amore viscerale per un genere di rapporto familiare molto stretto, che in tutta l’America Latina si traduce con la parola spagnola familia, spesso usata anche a indicare la fratellanza nei barrios più poveri. E le avventure “surreali” di qualche giovane gringo, nonché i fantasmi che ritornano dalla sua travagliata Storia (questi ultimi due racconti, presenti solo nella versione ampliata). Tutto questo compone il quadro di “Mèxico Sur Real” con cui ho voluto descrivere, attraverso questi racconti appunto, uno degli aspetti del Messico – ovvero l’innato surrealismo -, forse meno conosciuti, ma probabilmente tra i più intriganti di questa terra, un Paese che Breton, il padre del surrealismo definì “l’unico Paese al mondo, istintivamente surrealista” .
Prezzo al pubblico 14 €
(scrivendo all’indirizzo mail pubblicato sopra è possibile ricevere delle anteprime)
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“Venti Pirati – Storie di venti pirati e di venti di libertà – ”
Se è vero che la pirateria, e ancor di più la sua versione mercenaria, ovvero la pirateria dei corsari, è stata, nonostante alcune eccezioni di stampo vagamente libertario che pur ci sono state, la base su cui invece si è eretto in seguito il sistema capitalistico attuale come affermano alcuni nomi “alternativi” tra gli scrittori di cose piratesche (Rediker, Randazzo, Cipolla, Ritchie tra gli altri), è anche vero che data anche l’enorme casistica da considerare, non sono pochi quei personaggi, siano stati essi pirati, corsari, filibustieri o semplici delinquenti con il mare attorno e un pezzo di legno su cui galleggiare, che questo sistema, inconsapevolmente o meno, l’hanno combattuto. E in questo libro, che racconta attraverso i nomi degli otto venti della celeberrima “rosa dei venti” le vicende di venti tra pirati, corsari e affini, scritto un po’ in chiave biografica, un po’ narrativa, un po’ da racconto romanzato e in alcuni casi da monologo introspettivo, oltre ai pirati proto-libertari, si troveranno i mercenari, le prostitute, i rinnegati, gli schiavi, i criminali incalliti e gli emarginati di ogni risma. In una parola l’umanità, quella più autentica e sincera. Del libro, pubblicato negli ultimi mesi del 2015, è stato pubblicato in questo blog uno stralcio del capitolo riguardante De Grammont, oltre alla versione in spagnolo dell’ultimo capitolo dedicato invece a Cromwell, e a detta di me stesso – ma potete controllare voi stessi richiedendomi le anteprime -, non è davvero niente male…
Prezzo al pubblico 14 €
(scrivendo all’indirizzo mail pubblicato sopra è possibile ricevere delle anteprime)
“Deserto del Rock”
Uno smisurato deserto, quattro amici, a bordo di una vecchia auto, probabilmente rubata, in viaggio senza una mèta precisa, qualche pietra miliare del rock nello stereo, qualche citazione tratta da un paio di buoni libri, e poi qualche sorsata di tequila e anche un po’ d’hashish. E tra questo, tra tutto questo, gli accadimenti secondari delle aride esistenze dei quattro paisanos protagonisti, aride proprio come quel deserto che stanno attraversando: il Deserto del Rock. Il libro è stato pubblicato solo su questo blog, ma forse un giorno, chissà, ne farò un bel libriccino elegante da regalare a chi mi segue con tanto affetto…
Attualmente non in vendita.
Invito, come sempre, tutte/i quelle/i che visiteranno le pagine di questo progetto a cliccare sui banner pubblicitari presenti su questo e sugli altri articoli passati e futuri. E’ un piccolo fastidio (io stesso non lo farei mai, se non fosse per finanziare in qualche modo un’attività che è principalmente una passione) ma può essere utile per chi, come me, scrive