Ah… Rieccoci! Le europee…

Rieccoci. Di nuovo un’altra tornata elettorale, questa volta le elezioni
europee, e una volta in più la gente che non sa e non vuole decidere il proprio destino autonomamente si recherà ordinatamente alle urne, ognuno a dare credito alle colossali balle che raccontano TUTTI i politici, impersonificando alla lettera il prototipo di triste e ingenuo cittadino medio che cantavano i Punkreas molti anni fa in un pezzo intitolato “Tutti in pista”, dove nel ritornello la band milanese recitava: “chi dice che le fiabe si raccontano ai poppanti non ha tenuto in conto di milioni di votanti”. Ci saranno quelli, la maggioranza purtroppo, che spaventati a morte come bimbi piagnucolosi dalla propaganda terroristica che è propria di tutti i partiti di destra, voteranno per un qualche partito sovranista, come si chiamano oggi quelli che si richiamano neanche tanto velatamente al fascismo e al nazismo, ma ci saranno pure quelli che si faranno abbindolare una volta in più dai candidati dei sedicenti partiti di sinistra, che una volta eletti, e con il beneplacito derivante dal voto di chi li ha eletti, taglieranno diritti e licenzieranno proprio chi gli ha concesso il voto, comportandosi ancor peggio, se possibile, dei partiti di destra delle classi padronali. Ma ci saranno pure chi sceglierà i residui del centro che governò questo paese per decenni, la schiuma sporca di chi utilizzò destra, sinistra, servizi segreti, ignoranza e preti per detenere il potere e ci sarà pure chi opterà per i “moderni” movimentisti del “né di qua né di là”. Ai margini però, come sempre, esempio vivo e pulsante di una fetta di popolazione che non ci sta, ci sarà la società civile, i movimenti che non aspirano ad essere eletti, le singole e i singoli dissidenti, i libertari, i novelli comunardi. Gli anarchici.
Perché, nonostante da tutte le parti ci dicano il contrario, una società di liberi e uguali, senza autorità, senza schiavi, senza leggi, se non quelle morali di ognuno, senza polizia e politicanti, non solo non è un’utopia, ma è reale più di quanto ci si possa immaginare. Di esempi, nel passato, ce ne sono stati a decine, e pure oggigiorno non mancano i casi, come può essere considerata, tra le tante esperienze, quella di Cherán https://www.globalproject.info/it/mondi/messico-cheran-dalle-barricate-al-governo-autonomo/10688) nel Messico centro-settentrionale, che da più di otto anni vive in autonomia rispetto allo stato centrale messicano, e con successo, un’interessante esperienza di autogoverno, contagiando con il germe della Libertà altre comunità in altri stati messicani, senza polizia e senza partiti, a dimostrazione che socialismo libertario, anarchia, autonomia, chiamateli come volete, sono fenomeni tutt’altro che utopici, e basta volerli per realizzarli concretamente, tutti insieme.
E allora, cosa aspettate: lasciate a vostro figlio piccolo la scheda elettorale e un pennarello, lui saprà cosa farne, e scendete in strada, unitevi e organizzatevi. La vera Europa è composta, non tanto dai burocrati di Bruxelles, non tanto dai sovranisti alla Salvini o alla Orban, ma da voi, cittadini che aspirano alla Libertà, quella piena e con la elle maiuscola. Buona Libertà e buon non voto a tutte e tutti.

Ricordo agli attenti lettori inoltre che i libri precedenti pubblicati in cartaceo sono richiedibili  – “México Sur Real” al costo di 14 euro + 1.28 euro (spedizione ordinaria) o 3.63 euro (spedizione raccomandata), “Venti pirati. Storie di venti pirati e di venti di libertà” (15 euro + 1.28 euro in spedizione ordinaria o 3.63 euro spedizione raccomandata), “Ciu-than, Noi non vi capiamo. Dal Mayab alla penisola yucateca odierna, vagabondaggi tra Storia e storie.” ((12 euro + 1.28 euro in spedizione ordinaria o 3.63 euro spedizione raccomandata) – all’indirizzo: [email protected]. Grazie

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